domenica 25 marzo 2018

Scuderia Savoia Cavalleria...




Il Conte Andrea Boezio Bertinotti ed i Cavaliere Simone Balestrini
con Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto di Savoia e Venezia
vittoriosi alla famosa gara di auto storiche Milano-San Remo
con la Scuderia automobilistica Savoia Cavallereria


Donna Margherita Lanza di Scalea in Aristocrazia Europea.


In Aristocrazia Europea diamo il nostro più affettuoso benvenuto a Donna MARGHERITA dei Principi LANZA di SCALEA, imprenditrice nel settore cultura e turismo, armatrice e comandante, donna impegnata in politica e nel sociale.
(I Lanza sono una delle più antiche e nobili famiglie della Sicilia, discendenti da una ramo collaterale dei Duchi sovrani di Baviera, e riconosciuti ufficialmente come: Principi di Trabia, Principi di Santo Stefano di Mistretta, Principi di Butera, Principi di Pietraperzia, Principi di Scalea, Principi di Scordia, Principi di Catena, Principi di Campofiorito, Duchi di Camastra, Duchi di Santa Lucia, Duchi di Branciforte, Marchesi di Militello, Marchesi di Barrafranca, Marchesi della Ginestra, Marchesi di Misuraca, Conti di Mazzarino, Conti di Mussomeli, Conti di Raccuia, Conti di Sommatino, Baroni di Dorilli, Baroni di Rigiulfo, Baroni di Fontana Murata, Baroni del Biviere di Lentini, Baroni di Imbrici. Dignitari "jure sanguinis" del Regno delle Due Sicilie, dell'Ordine di Malta e dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, ecc.)

sabato 24 marzo 2018

La CONSULTA ARALDICA di Aristocrazia Europea


All'interno di Aristocrazia Europea nasce la CONSULTA ARALDICA (Storica Genealogica Nobiliare Cavalleresca) che si occuperà della verifica della documentazione degli ammittendi e della consulenza gratuita agli associati. Presidente l'Avv. Prof. Diego Zoia, vice Presidenti Silvia Aymerich di Laconi ed il Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo. Consultori sono subito nominati: Loris Castriota Skanderbegh, Raffaele Coppola, l'Avv. Lupo Migliaccio di San Felice, Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna, Emilio Petrini Mansi della Fontanazza e Paolo Vandelli Bulgarelli di Marsciano. Aristocrazia Europea non è ente certificatore ma ha voluto creare una apposita commissione di studio che si occupi, in maniera seria e rigorosa, di queste importanti e complicate scienze ausiliarie della storia, ed anche della futura realizzazione dello stemmario dei soci. Alla consulta sarà affiancata una commissione tecnico-scientifica di artisti araldici (disegnatori, pittori, scultori ed orafi) e docenti universitari.

giovedì 22 marzo 2018

Silvia Aymerich di Laconi in Aristocrazia Europea


In Aristocrazia Europea: Donna Silvia Aymerich dei Marchesi di Laconi, Conti di Villamar, Visconti di Sanluri e Baroni di Ploaghe (una delle sei famiglie più nobili della Sardegna, di origine catalana), già autorevole membro della Consulta Araldica del Corpo della Nobiltà Italiana, donna di grande cultura, artista e araldista di fama internazionale.

Serata all'insegna della Tradizione e della Cavalleria


Sua Eccellenza il Cavaliere di Gran Croce Giovani Ferrara, Gran Priore nazionale italiano dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, nel corso della presentazione di un libro sulla storia dell’antico e prestigioso ordine crociato (religioso, ospedaliero e militare, posto sotto l’alta protezione della Casa Reale di Francia), ha ringraziato ufficialmente la delegazione di Aristocrazia Europea, consegnando il crest con le insegne del Gran Maestro, S.E. il Conte Jan Dobrzenskỷ z Dobrzeniczginal, al presidente N.H. Conte Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico, ed ai vice presidenti, Suo Onore la Mandilosani Lali Panchulidze Anzauri Svorianka Zostepatrikia (che ha portato il saluto di SAR il Principe georgiano Irakli Bagrationi di Imereti) ed il Barone Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas. L’interessante e partecipata serata culturale si è tenuta, in sede istituzionale, presso la sala del Comune di Milano di Città Studi. Fra i numerosi presenti, segnaliamo quella di diverse autorità civili e militari, e di amici come il Conte Grande Ufficiale Alessandro Romei Longhena (Inquisitore dell’Ordine, che ha ricordato lo spirito cristiano e le opere benefiche e sociali dello stesso), il Consigliere Municipale Gianluca Boari, il Cav. Claudio Pennati (delegato milanese dell’Associazione Nazionale Insigniti Ordini Cavallereschi – ANIOC), il Conte Apollo Brancaleoni di Piobbico, il Conte Paolo Durando di Portacomaro, l’Avvocato Giancarlo Parrini, ed il Dott. Enrico Gallo.


 















mercoledì 21 marzo 2018

"San Marco" il libro di Aldo Rozzi Marin.


Nel momento in cui in Veneto si fa sempre più diffondendo il bisogno di approfondire storia e tradizioni della nostra regione, l’uscita di questo volume agile, didattico e rivolto ad una ampia platea dà una risposta ad una domanda emergente”. Roberto Ciambetti , presidente del Consiglio regionale  del Veneto, ha introdotto così il volume “Sam Marco – il leone e l’evangelista” di Aldo Rozzi Marin presentato quest’oggi a palazzo Ferro Fini alla presenza dell’autore.  Sul carattere divulgativo si è soffermato anche il consigliere regionale Luciano Sandonà (Gruppo Zaia Presidente) “Questo studio di facile accesso  - ha detto Sandonà – vuole dare risposte semplici, non di certo accademiche, a domande altrettanto semplici  ed è interessante  leggere il lavoro di Aldo Rozzi Marin anche per le tante curiosità e l’aneddotica  presentate al lettore che potrà così avere un quadro interessante del simbolo veneziano per eccellenza” . Aldo Rozzi Marin : “Ho voluto ripercorrere la storia di San Marco  anche per capire e dare una risposta al perché questa figura sia stata così importante per Venezia sino a diventare con il suo simbolo, il Leone alato, emblema della Repubblica. In questa città, come nei territori della Serenissima, non troviamo statue o monumenti dedicati a Dogi o a  figure di spicco delle magistrature repubblicane, ma solo Leoni marciani e ciò a dimostrazione della supremazia dell’Istituzione rispetto agli uomini che sedevano nell’Istituzione stessa. Una lezione di straordinaria attualità che giunge da quella simbiosi virtuosa tra Venezia e il suo simbolo”.


Il libro “San Marco il leone e l’evangelista”, suddiviso in tre distinte sezioni, accompagna il lettore alla ricerca delle risposte alle principali domande riferibili a San Marco. Chi era? Come gli venne predetta la fondazione di Venezia? Perché il leone? Come giunse il corpo del Santo a Venezia? Quale unione inscindibile c’era tra la Repubblica, il doge e San Marco? Il primo capitolo “San Marco Evangelista” racconta la vita di Marco. Protagonisti delle prime pagine sono l’infanzia di Marco, il suo rapporto con Pietro, la stesura del Vangelo e la traslazione del suo corpo a Venezia. Il libro prosegue con il secondo capitolo, “San Marco, Patrono della Repubblica Veneta”, che presenta dettagliatamente il rapporto tra San Marco, il Doge e la Serenissima. Un rapporto vero ed autentico riassumibile nel suo simbolo, il leone, pesente in tutto il mondo, come testimonia la sezione fotografica “I leoni di San Marco” a conclusione del libro. Il legame di San Marco con i Veneti, ed in particolare con la città di Venezia e la sua popolazione appare chiaro ed immediato sin dalle prime pagine. Egli è presentato non solo come simbolo ma anche come pura essenza della nostra identità. Un’identità, quella veneta, formata prima di tutto dalla fede cristiana, dalla cultura, dalla lingua, dalle tradizioni, dalla storia e dal territorio.  


Il libro “San Marco il leone e l’evangelista” di Aldo Rozzi Marin, Presidente dell'Associazione Veneti nel Mondo, sarà presentato martedì 27 marzo p.v. presso la Biblioteca Civica di Camisano Vicentino (VI). "San Marco, il leone e l'evangelista", suddiviso in tre distinte sezioni, accompagna il lettore alla ricerca delle risposte alle principali domande riferibili a San Marco. Chi era? Come gli venne predetta la fondazione di Venezia? Perché il leone? Come giunse il corpo del Santo a Venezia? Quale unione inscindibile c’era tra la Repubblica, il doge e San Marco? Il legame di San Marco con i Veneti, ed in particolare con la città di Venezia e la sua popolazione appare chiaro ed immediato sin dalle prime pagine. Egli è presentato non solo come simbolo ma anche come pura essenza della nostra identità. Un’identità, quella veneta, formata prima di tutto dalla fede cristiana, dalla cultura, dalla lingua, dalle tradizioni, dalla storia e dal territorio.