mercoledì 27 dicembre 2017

ARISTOCRAZIA 2018



Dal 2018, le nuove adesioni ad Aristorazia Europea saranno vagliate dal Consiglio di Reggenza e verrà richiesto un contributo una tantum a sostegno della iniziative culturali e benefiche della associazione. Gli iscritti entro il 2017, rimangono tali, grautitamente a vita. Sono in preparazione le tessere sociali (con diverse convenzioni), le spille sociali, gli attestati di socio, e uno speciale Albo degli Associati, nel quale saranno inseriti, oltre a storia, genealogia e stemmi, anche le notizie sulle dimore storiche di proprietà, e informazioni sulle diverse attività culturali e professionali dei soci).

La importante, precisa ed innovativa mappatura delle dimore storiche, e delle loro attività correlate (turistiche, agricole e commerciali) sarà coordinata dall'avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Anjou della Verna, in stretto contatto con il dottor Claudio Savoldi Bellavitis d'Urcei, che coordinerà la parallea commissione che si occuperà della organizzazione di eventi (culturali, artistici, musicali, teatrali, ludici ed enogastronomici), coadiuvato dalla dottoressa Laura Caldara, dal Cav. Prof. Silvio Vartolo e dal dottor Claudio Bernieri (per quanto riguarda i servizi video fotografici).

Con la presente comunichiamo anche che il Cav. Fabio Gandolfi, per motivi personali, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di segretario generale (e sarà presto sostituito), e che il consocio Cav. Giovanni Cavallanti Ferrero è stato sospeso per motivi disciplinari.

F.to Il Presidente pro tempore, Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico


Informazioni e contatti:
aristocrazia.eu@gmail.com

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Causale: Promozione Aristocrazia Europea
http://moaistudio.it/

domenica 24 dicembre 2017

Auguri di Natale

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I nostri auguri di un sereno Santo Natale cristiano, nel segno dell Tradizione


Associazione Culturale Internazionale Aristocrazia Europea
Il presidente Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico


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Il nostro pensiero, le nostre preghiere e le nostre offerte vanno ai
fratelli cristiani martiirizzati di Siria, Iraq ed Egitto,
perchè possano ricocostruire le loro case, scuole e chiese.
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Causale: Aristocrazia Europea pro Cristiani Orientali
 

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lunedì 18 dicembre 2017

In ricordo di Sua Maestà Re Michele di Romania





Sabato 23 dicembre, alle ore 11.00, presso la storica Chiesa Ortodossa di Via San Gregorio a Milano, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di Sua Maestà Re Michele di Romania. La solenne cerimonia religiosa e patriottica sarà celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Avondios Ioan Dimitri Bica, Eparca e Vicario Generale della Metropolia di Aquileia della Chiesa Ortodossa Tradizionale veterocalendarista, che entra a far parte del Comitato d'Onore di Aristocrazia Europea. La delegazione ufficiale di Aristocrazia Europea sarà guidata dalla vice presidente Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri (Patrizia di Bisanzio, Nobile del Regno di Georgia e Contessa dell'Impero Russo), presidente dell'associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia-Georgia-Eurasia. Info: aristocrazia.eu

sabato 9 dicembre 2017

Aderite ad Aristocrazia Europea


L'associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea nasce a sostegno dei principi e valori, culturali e spirituali, di autentica nobiltà, cavalleria cristiana, patriziato, monarchia e impero; in difesa delle tradizioni e della identità, delle dimore storiche e del patrimonio artistico, della nostra civiltà europea e cristiana. L'Associazione, unica nel suo genere ed in buoni rapporti con tutti, svolge attività culturali, divulgative e formative, editoriali e promozionali, sociali e benefiche, sopratutto in Italia ma anche in Europa ed Eurasia, con particolare propensione ecumenica nei confronti dei fratelli ortodossi e dei popoli dell'ex impero russo zarista. Per questo, noi, "uomini in piedi sopra le rovine", come nostro vessillo, abbiamo scelto l'acquila bicipite del Sacro Romano Impero, libera da orpelli, che guarda sia ad Occidente che ad Oriente, che vola alto in cielo verso il divino, che domina sulla decadenza del mondo moderno, che, simbolicamente, come una fenice, annuncia la rinascita ed il ritorno della eterna tradizione.

L'adesione è vitalizia ed assolutamente gratuita fino al Santo Solstizio di Natale 25 dicembre 2017, previo invio della domanda e sua approvazione da parte del consiglio di reggenza. Basta inviare un CV di presentazione, copia di un documento di identità, foto propria e di eventuale stemma araldico:aristocrazia.eu@gmail.com

Il Governo di Aristocrazia Europea:
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Informazioni e contatti:
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venerdì 8 dicembre 2017

Aristocrazia, Castelli e iniziative editoriali...



Importante accordo di collaborazione (culturale, editoriale e professionale) fra l'associazione culturale Aristocrazia Europea (rappresentata dal vice presidente, barone Roberto Jonghi Lavarini), l'associazione culturale Castelli d'Europa (rappresentata dal presidente onorario, conte Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Anjou della Verna) e l'editore romano Luciano Lucarini, presidente della casa editrice Pagine, che edita, fra l'altro, le riviste Arteartisti e Nova Historica. Si è anche parlato del lancio di una nuova collana editoriale dedicata ad ordini cavallereschi, araldica e dimore storiche.


lunedì 20 novembre 2017

Aristocrazia Europea in visita a Roma.



I vice presidenti di Aristocrazia Europea, Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri e Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas (con Donna Veronica), insieme al presidente di Castelli d'Europa, Avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Anjou della Verna, hanno avuto una serie di importanti incontri a Roma con: il nostro delegato per il centro Italia, Francesco Ugolini Pentini Rossini di Cottanello, il consigliere Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna (con Donna Lucia), Fabio Guasticchi di Cres, Michele Biallo d'Avola Callattuvo e Serrano, Rodolfo Martinelli Carraresi di Pietrasanta, il Professore Fernando Crociani Baglioni di Serravalle di Norcia (con Donna Simona), il Protonotaro Apostolico Monsignor Alberto Pala, l'Onorevole Professore Luca Romagnoli e l'editore Luciano Lucarini. In programma diversi progetti editoriali, dall'Albo degli Associati di Aristocrazia (con stemmi, storie di famiglia, dimore storiche, attività culturali e professionali), alla collaborazione con il mensile Historica.



domenica 5 novembre 2017

Incessante crescita di Aristocrazia Europea...


Aristocrazia Europea continua a crescere in numero e qualità. 

Nel comitato scientifico-culturale entrano i docenti universitari: prof. Giovanni Sessa, marchese prof. Valerio Volpi, nobile prof. Carlo Vivaldi Forti. 

Fra i nuovi associati: il conte Marco Anguissola di San Damiano, il nobile maggiore Luca Di Grazia, il gionalista cavalier Giulio Marchetti, il patrizio toscano ing. Guido Puccinelli, il dottor Ugo Achille Sanpietro ed il conte Umberto Savioli de Urso di Galliera.

mercoledì 1 novembre 2017

NOBILTA' GEORGIANA in ARISTOCRAZIA EUROPEA


La nostra attivissima vice presidente di Aristocrazia Europea, Nobildonna Mandilosani Lali dei Conti Panchulidze Aznauri, ha associato due sue nobili compatriote geoergiane: la Nobildonna Tatia dei Principi Chkheidze Tavadishvili e la Nobildonna Tea dei Principi Japaridze Tavadishvilie rappresentanti di due fra le più antiche famiglie caucasiche.

martedì 24 ottobre 2017

"Nobiltà e para nobiltà" l'ultimo libro-ricerca di Pierfelice Degli Uberti.



Indice


Premessa                                                                                                      

Cosa è la nobiltà?                                                                                      

Storia                                                                                                            
I titoli nobiliari                                                                                                          
I quarti di nobiltà                                                                                          
Nobiltà in Europa                                                                                         
La nobiltà ieri nel Regno ed oggi nella Repubblica                                                  

L’accesso alla nobiltà nel XXI secolo                                                   

I baroni feudali scozzesi                                                                                           
I Lords of the Manor                                                                                     

L’uso di uno stemma                                                                                              

Lo stemma nel Regno d’Italia                                                                        
Stemma ed identificazione personale                                                            
Alcune autorità araldiche d’interesse per gli italiani
(Canada, Gran Bretagna, Irlanda, Kenya, Nuova Zelanda, Spagna, Sudafrica       
Moratoria sulla registrazione di rappresentazioni araldiche sotto The Heraldic Act
(Act No. 18 of 1962) per candidati stranieri (non cittadini sudafricani)                   

La nobiltà nel Sovrano Militare Ordine di San Giovanni detto di Malta      

La “Sovranità Affievolita”                                                                                  

La Regia Prerogativa dall’esilio                                                             

Gli Elenchi Nobiliari del Regno d’Italia                                                 

Elenchi periodici sulla nobiltà italiana nel XXI secolo                     

L’Annuario della Nobiltà Italiana                                                                
Elenco dei Titolati Italiani                                                                             
Libro d’oro della nobiltà italiana                                                                             
Libro d’oro della nobiltà italiana-nuova serie corrente-Ettore Gallelli-editore        
Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili                                                 

Bibliografia                                                                                                


@ 2017 Pier Felice degli Uberti
Tutti i diritti sono riservati - vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione.


Premessa


Sono circa 40 anni che mi* occupo di araldica, diritto nobiliare, genealogia e storia di ordini cavallereschi, ma quando ho iniziato questo percorso la società era molto diversa da ora e non essendoci ancora internet i contatti fra gli studiosi erano affidati ai lunghi tempi delle poste e nel migliore dei casi al telefono.
In quell’epoca la maggioranza della popolazione vivente era nata durante il Regno d’Italia dove la nobiltà era riconosciuta e tutelata, viveva ancora in esilio Umberto II, che faceva uso della Regia Prerogativa, e gli esponenti della nobiltà che si occupavano di questi studi, detenevano una autorevolezza che derivava loro dall’aver visto e vissuto come nobili nella loro società.
La ragione per cui mi sono immerso così profondamente in questi studi nasce anche dal fatto - analogo per altre migliaia di famiglie - che sono nato in una Famiglia storica italiana, che ritenendosi nobile, per i più svariati motivi, pur riaffermando durante il Regno d’Italia la sua appartenenza alla nobiltà, sia su pubblicazioni che su monumenti, e facendo pubblico uso dello stemma di famiglia, esponendo nelle case l’albero genealogico, in nessuno dei rami ha mai sentito l’esigenza di farsi inserire negli Elenchi nobiliari del regno, per poi chiedere il dovuto riconoscimento.
Essendo per natura un legalitario, mi sono sempre chiesto perché non è mai stata avanzata durante il Regno quella dovuta richiesta di riconoscimento, e sebbene abbia raccolto numerose giustificazioni, nessuna di esse per me è da ritenersi completamente valida. Questo è il solo motivo per cui da quel momento ho fatto tutto quanto mi era possibile per ottenere un riconoscimento nobiliare, credendo - allora - che non vi fosse differenza fra quello proveniente dallo Stato e quello attuato dal privato, perché a quell’epoca non avevo ancora capito che la mia Famiglia di fatto aveva perso durante il Regno d’Italia l’ultimo treno possibile che portasse al riconoscimento della nobiltà…
Oggi c’è un fenomeno che caratterizza la nostra epoca: il bombardamento vertiginoso di informazioni cui siamo quotidianamente sottoposti, destinato con gli anni ad aumentare ulteriormente; il cervello umano, per svilupparsi e per mantenersi in perfetta forma, agile e flessibile, ha bisogno di stimoli, il più variati possibile; questo favorisce la fruizione diffusa di quotidiani, libri, riviste, pubblicazioni di vario genere, ma anche cd, cd-rom, film, audio e videocassette, televisione e per ultimo, ma non ultimo per importanza, il computer e quella che denominiamo la “rete delle reti”: internet.
Ciascuno è libero di scegliere, secondo le proprie inclinazioni e il proprio sviluppo emotivo e culturale, la strada che preferisce, in accordo al personale senso di responsabilità, così che un’epoca di declino e di crisi come la nostra offre opportunità a tutti. Quanto detto ci obbliga a una riflessione chiedendoci cosa possa essere oggi la nobiltà. In questi ultimi 40 anni abbiamo assistito a cambiamenti epocali in contrasto con quello che erano le leggi nobiliari del Regno d’Italia; solo per fare un esempio: il divorzio, l’eguaglianza dei figli (legittimi, naturali, adottivi), il cambiamento di genere e via dicendo, ma un fatto di grande rilevanza è che i discendenti dei nobili riconosciuti dal Regno d’Italia, sono per lo più disinteressati alla materia, e già in molti casi hanno perso persino la conoscenza della loro storia. Del resto per la grande massa delle persone della nostra società, la nobiltà è solo un fenomeno storico finito da tempo. C’è anche una minoranza di persone che per i più svariati motivi vogliono conoscere la storia della loro famiglia, e spesso non essendo esperti si immaginano una nobiltà che non era esistente, oppure credono che si possa ancora oggi nella Repubblica Italiana diventare nobili, magari aggiungendo un cognome che loro interpretano come un predicato nobiliare, o entrando in ordini cavallereschi un tempo nobilitanti, oppure in associazioni che affermano di riconoscere la nobiltà, o anche comparendo su pubblicazioni che sostengono di raccogliere la nobiltà grazie a una semplice inserzione confusa con un valido riconoscimento. Proprio per evitare possibili errori e sprecare inutilmente del denaro, qui troverete tutto quello che è possibile ottenere in ambito nobiliare con il pieno riconoscimento dello Stato da cui proviene. Scoprirete che al momento non è quasi più possibile ottenere da parte degli italiani neppure una concessione, registrazione, matricolazione, riconoscimento araldico proveniente da una autorità araldica di uno Stato. Comprenderete cosa significa oggi un riconoscimento di natura nobiliare nel Sovrano Militare Ordine di Malta, passando poi a quelli che dobbiamo definire concessioni o riconoscimenti di carattere privato ma provenienti da “Sovranità Affievolite” originarie della Penisola italiana; per finire facendo un confronto con quelli che erano gli Elenchi nobiliari del Regno d’Italia e le attuali pubblicazioni che inseriscono con i più svariati criteri personali (anche in contrasto con le leggi nobiliari del Regno d’Italia) famiglie che vengono reputate dagli editori “nobili”.
Spero che dopo aver metabolizzato questo breve studio vi rendiate conto che oggi si può vivere benissimo anche senza un riconoscimento nobiliare dello Stato, e che se proprio lo pretendete in ambito privato, in qualunque modo lo otteniate siate così saggi da attribuire ad esso solo il valore di quanto realmente è, senza elaborarvi attorno leggende che lo possano rendere diverso dalla realtà.
Oggi credo che chi ama ancora le tradizioni debba - se i documenti lo permettono - considerarsi appartenente alle Famiglie Storiche, che nessuno può disconoscere, neppure la Repubblica Italiana o qualunque altro Stato del mondo.
Fra queste Famiglie Storiche trovo tantissimi nobili, ma anche altrettanti non nobili, alcuni dei quali anche più importanti dei nobili; questa appartenenza deve rappresentare un ideale, ovvero la trasmissione di una solida eredità di stimoli ad essere diversi dalla massa, godendo delle elevate azioni dei propri avi riproponendole, meritevoli anche nel loro micro cosmo di essere stati allo stesso livello di altre famiglie che hanno governato per secoli il mondo.



* Pier Felice degli Uberti è Presidente: della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique - CIGH e della sua Commissione Premi e Medaglie, dell’International Commission for Orders of Chivalry - ICOC, dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano - IAGI, Direttore dell’Institut International d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des Familles - ICFHS; Vice-Presidente: dell'Academie Internationale de Généalogie - AIG, dell’Instituto Internacional de Genealogía y Heráldica - IIGH, Accademico: dell’Academie Internationale d’Heraldique - AIH, Accademico di merito della Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía - RAMGH.

giovedì 19 ottobre 2017

Il cuore della cavalleria cristiana e della nobiltà europea...



Abbiamo già ripetuto, più volte, che non siamo un corpo nobiliare, tantomeno un ordine cavalleresco od una confraternita religiosa, ma una associazione culturale internazionale. Ed in merito a quanto sopra, abbiamo due precisi, semplici e chiari metri di giudizio.

Un giudizio è di forma: gli unici ordini cavallereschi ufficiali e riconosciti dal consesso internazionale, sono solo quelli statuali degli stati nazionali, quelli dinastici delle ex case sovrane, quelli della Chiesa Cattolica e delle diverse Chiese Ortodosse, e il più importante e prestigioso di tutti, che è il Sovrano Militare Ordine di Malta. In Italia, oltre allo SMOM, agli ordini della repubblica ed a quelli pontifici (compreso quello Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), vi sono gli ordini di Casa Savoia, quelli costantiniani di San Giorgio (dei tre rami Borbone di Parma, Napoli e Spagna) e quelli delle legittime dinastie degli stati preunitari, compresi quelli imperiali tradizionali degli austroungarici Asburgo e dei Bonaparte discendenti da Napoleone. Ai sopracitati possiamo aggiungere le varie delegazioni degli ordini stranieri, legittimi e riconosciuti, presenti in Italia, in particolare quelli delle ex case regnanti del Portogallo e della Georgia. Questa serie “A” della cavalleria cristiana è, sostanzialmente, quella certificata dall’ICOC (ovvero la commissione internazionale degli ordini cavallereschi, uno delle più serie associazioni scientifiche private che si occupa della materia).

Una oggettiva serie B degli ordini cavallereschi è composta da quelli non riconosciuti: di altre dinastie minori (Altavilla, Este, Medici, Paternò), dei vari legittimi pretendenti al trono imperiale di Costantinopoli, di storica collazione familiare (come quello di Santa Brigida), capitolari come quelli della Concordia o di Borgogna, quelli popolari delle antiche signorie o repubbliche marinare, indipendenti ma sotto la protezione di dinastie legittime (come l’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme (sotto la protezione della Casa Reale di Francia), più una decina abbondante di ordini e confraternite templari, tollerate dalla Chiesa Cattolica e dalle amministrazioni locali.

Di serie C sono le tante associazioni cavalleresche più o meno cristiane, che spesso si confondono con sistemi premiali umanitari, gruppi folkloristici o di ricostruzione storica medievale o fantasy, piuttosto che gruppi sportivi legittimamente dediti alla equitazione, al tiro con l’arco, o alla spada medievale. Poi vi sono ordini cavallereschi, soprattutto neo templari, di ispirazione esoterica massonica, e gruppi paganeggianti o di altre credenze religiose. Alle tre categorie ufficiali, sopradescritte, che rappresentano il 70% del mondo cavalleresco, vanno aggiunti, come non classificati o “espulsi dal gioco” serio: tutti i sedicenti principi e pretendenti ai troni più fantasiosi, i diversi mitomani (alcuni veramente malati di mente) ed i veri e propri truffatori che vendono, a caro presso, a troppi sprovveduti, titoli fasulli, pezzi di carta e patacche senza alcun valore.

Ma, escludendo, a priori, fuori gioco e serie C, il giudizio di Aristocrazia Europea sul mondo cavalleresco, riguardante le serie A e B, non è di forma, ma di sostanza e di merito. Ovvero noi apprezziamo tutti coloro che sono seriamente coerenti con gli ideali della cavalleria europea e cristiana e, dopo anni di esperienza, posso dire che ne ho trovati forse di più nella seconda che nella prima categoria. Tolto lo SMOM, esempio, almeno fino ad ora, di continuità storica e spirituale (probabilmente assicurata dalla solida tradizione familiare e dal passaggio del testimone fra le diverse generazioni), gli altri ordini, senza offesa per nessuno, più che di "guerrieri cristiani", sono pieni di anziani malandati, femminei cicisbei, meri collezionisti di medaglie e mantelli, affaristi piccolo borghesi, ma anche, e questo è assolutamente un contro senso ed un fatto veramente grave, di cattolici progressisti e persino di massoni.

Stesso discorso e distinzione vale per i certificatori di nobiltà. Oltre allo SMOM ed agli ordini dinastici, al Collegio Araldico di Roma che edita il vero Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, a quello che rimane del Corpo della Nobiltà Italiana ed alla nuova ASNI (associazione storica della nobiltà italiana), esistono una decina di associazioni private ed altrettanti studi legali professionali che si occupano seriamente di questa materia, che organizzano incontri e conferenze, e pubblicano repertori genealogici, nobiliari ed araldici. Oltre a questo zoccolo duro, circa il 15% del totale, vi sono altrettanti gruppi e singoli che se ne occupano in maniera locale e o amatoriale. Tutto il resto, ovvero la stragrande maggioranza delle presenze, soprattutto online, sono: ricostruzioni approssimative ed autoreferenziali, iniziative faziose e truccate, truffe per poveri fessi e vera compravendita di titoli fasulli.


Aristocrazia Europea, non si occupa di tutto quanto sopra, per quanto assolutamente lodevole e interessante, che delega, ben volentieri, ad altri più competenti e specializzati, ma esclusivamente dello studio, sostegno e diffusione dei principi filosofici e metapolitici, e dei valori spirituali e metafisici, di cavalleria e di nobiltà, che, nella corretta interpretazione tradizionale, è sempre personale di spirito e azione. AE si occupa quindi di relazioni pubbliche internazionali, di iniziative culturali, sociali ed artistiche, della creazione di sinergie fra i rappresentanti delle famiglie storiche europee ed i sostenitori della cavalleria e della monarchia. Il nostro essere dame e cavalieri, nobildonne e gentiluomini, si deve meritare e vedere dai fatti concreti, dallo stile di vita, dal comportamento quotidiano, dal coraggio e dalla coerenza delle nostre azioni: proprio per questo, abbiamo deciso, in tutte le comunicazioni ufficiali di Aristocrazia Europea di utilizzare solo i nomi e cognomi anagrafici, senza titoli cavallereschi e nobiliari.

Roberto Jonghi Lavarini
vice presidente pro tempore AE

Convegno sull Nobiltà a Madrid



II Colloquio Internazionale sulla Nobiltà
Madrid, 20 - 21 ottobre 2017


SPONSORIZZATA DA
FUNDACIÓN CULTURAL HIDALGOS DE ESPAÑA – FCHE, INTERNATIONAL COMMISSION FOR ORDERS OF CHIVALRY - ICOC, FAMIGLIE STORICHE D’ITALIA - FSI, INSTITUTO INTERNACIONAL DE GENEALOGÍA Y HERÁLDICA – IIGH

CONFERENZE
  • La nobiltà, l’araldica e gli araldi nei paesi monarchici e repubblicani.
  • Evoluzione storica Ed interpretazione del concetto di nobiltà nella società multimediale.
  • Nuova visione dell’associazionismo nobiliare.
  • Validità scientifica Ed affidabilità nelle pubblicazioni, almanacchi, peereages, e liste di nobiltà.
I partecipanti sono tra I più grandi studiosi del mondo delle Scienze Documentarie Della Storia. All’evento ci sarà Dom Duarte Pio, Duca di Braganza, Josef Karl d’Hasburgo, Don Pedro de Borbon oltre a 4 araldi di Stato Ed I più importanti studiosi di araldica, genealogia, ordini cavallereschi del mondo.

Sarà presente SAR la Principessa Anna Bagrationi Gruzinski del Georgia che partecipa all'evento con lo scopo di portare la conoscenza Della Famiglie Storiche di Georgia, con IL loro diverso tipo di nobiltà rispetto a quella europea. TICAN é lieto di informare che Su Alteza Reale Principessa Anna è l'unico membro di Casa Reale fuori dall'Europa ad essere stato invitato. La Georgia è uno dei paesi più antichi del mondo. La sua statualità conta 3000 anni. La Georgia ha una tradizione monarchica che traccia Le sue origini al periodo ellenistico. Il Regno medioevale Della Georgia governato dalla dinastia Bagrationi ha lasciato un'eredità che dura in Georgia anche nei tempi moderni. Le qualità ei simboli associati alla monarchia Bagrationi sono stati cruciali nella creazione Della nazione georgiana e nella successiva costruzione Della storia nazionale.

Degli Uberti, Pier Felice presenterà "Nobiltà e per nobiltà: Le strade per ottenere ancora nel mondo del 21° secolo un riconoscimento di indiscusso valore statuale o privato”. Il Nobile Pier Felice degli Uberti, Cavaliere Della Grande Croce di Giustizia Costantiniana (Spagna), presidente di due importanti e prestigiose istituzioni storiche scientifiche internazionali CIGH (Confédération Internationale de Généalogie et d'Héraldique) e ICOC (Commissione Internazionale per Ordini di Cavalleria), presidente di IAGI (Istituto genealogico italiano di araldica) e promotore dell'Associazione storica Famiglie d'Italia, noto e rispettato ricercatore, studioso, giornalista, scrittore e redattore. Il concetto di associazione di Pier Felice è quello di una nobile associazione aperta alla realtà del nostro mondo, che conserva IL diritto storico alle famiglie che facevano parte Della nobiltà e is aprì a quelle famiglie che in passato NON erano nobili ma oggi per raggiungere un adeguato livello sociale o per ricevere bonus privati ​​sul loro merito potrebbe essere considerato nobile se la nobiltà venisse riconosciuta nel loro paese.

sabato 14 ottobre 2017

Nel Comitato d'Onore di Aristocrazia Europea Giovanni Paleologo di Bisanzio.



Nel Comitato d'Onore di Aristocrazia Europea abbiamo il grande piacere e privilegio di accogliere Sua Altezza Imperiale il Principe Don Giovanni PALEOLOGO di Bisanzio, erede diretto, comprovato e riconosciuto, e capo della omonima dinastia che ha governato Costantinopoli dal 1259 al 1453.

In Aristocrazia Europea Costantino Brancia d'Apricena



Aderisce ad Aristocrazia Europea anche Sua Eccellenza il Principe Don Costantino Brancia d'Apricena, Principe di Apricena Casalmaggiore, Duca di Belvedere, Roseto e Vulgano; Marchese di Mirabella, Monteleone, Larino, Paduli e Santo Mauro; Barone di Aieta, Baiano, Castelfranco, Pietracupa, Torre a Mare, Tortora e Sant'Elia; Patrizio di Amalfi, Sorrento e Napoli.