E’ legalmente e ufficialmente costituito il TRIBUNALE ARALDICO NOBILIARE di Aristocrazia Europea (altrimenti detto Camera Arbitrale Internazionale di Diritto Nobiliare, Genealogia, Ordini Cavallereschi e Araldica). Tale organismo, a norma di statuto (articoli 1 e 6) e di leggi nazionali (Codice di Procedura Civile, libro IV, titolo VIII, articoli 806-840, etc) e internazionali (Convenzione di New York del 10.06.1958, etc), opera autonomamente come sezione tematica della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, ed ha suoi specifici statuto e regolamento. Il Tribunale Araldico Nobiliare di Aristocrazia Europea è una Camera Arbitrale specializzata nella amministrazione di procedimenti arbitrali relativi alle seguenti materie: genealogia (ricostruzione alberi genealogici, dispute ereditarie e dinastiche), ordini cavallereschi (storia, legittimità, appartenenza e titolarità), diritto nobiliare e araldica (verifica “fons honorum”, riconoscimenti successivi, legittima titolarità), diritto alla piena identità personale e cognomizzazione (modifica e aggiunta di cognomi italiani e stranieri, predicati feudali e onorifici).
Il Tribunale Araldico Nobiliare di Aristocrazia Europea è così composto: Avv. Cesare Vernarecci di Fossombrone (presidente), Avv. Lupo Migliaccio di San Felice (vice presidente), Avv. Marco Ganassini di Camerati, Avv. Prof. Elisabetta Macrina, Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo, Gen. Maurizio Marchetti Morganti, Prof. Giuseppe Parodi Domenichi di Parodi, Dott. Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo, Avv. Prof. Raffaele Strina. Il Tribunale Araldico Nobiliare di Aristocrazia Europea ha già sue sedi legali e operative a Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Lugano, Ginevra, Bruxelles, Strasburgo e Londra.
Il Tribunale Araldico Nobiliare collabora culturalmente con il “Centro Studi Giuridici di Giustizia Arbitrale Ernesto Teodoro Moneta (Premio Nobel della Pace)”, presieduto dall’Avv. Alessandra Ricci Moneta Caglio Monneret di Villard (Socia Benemerita di Aristocrazia Europea), e con l’Unione della Nobiltà Bizantina che si occupa, dal 1912, della tutela giuridica delle famiglie aristocratiche di tradizione orientale e ortodossa.
Il Tribunale Araldico Nobiliare ha siglato un protocollo nazionale di intesa, per la diffusione dell’arbitrato, con la prestigiosa CAMERA ARBITRALE INTERNAZIONALE (CAI), presieduta dal Prof. Rocco Guerriero (Socio Benemerito e Membro del Comitato Scientifico Culturale di Aristocrazia Europea). Il Tribunale Araldico Nobiliare costituisce in seno alla Camera Arbitrale Internazionale la 4° Sezione della stessa, con le sopracitate specifiche competenze. Presidente della 4° Sezione della Camera Arbitrale Internazionale è stato nominato l’Avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone, già arbitro senior della CAI che conta oltre 900 arbitri, mediatori e consulenti in tutta Italia. Il Dott. Roberto Jonghi Lavarini è stato invece nominato Responsabile dell’Ufficio “convenzioni con enti e associazioni” della Camera Arbitrale Internazionale (CAI), per tutte le materie e sezioni, con particolare riferimento alle numerose controversie immobiliari e condominiali, ed ai procedimenti arbitrali tra imprese, imprese e enti pubblici, imprese e privati.
“La nostra è una operazione di verità e giustizia storica che vuole mettere finalmente ordine in queste complicate e delicate materie che vanno affrontate con rigore scientifico e competenze specifiche. In giro vi è tanta ignoranza e confusione, anche in buona fede, tanti mitomani e ciarlatani, e, purtroppo anche qualche pericoloso imbroglio, fra questi anche sedicenti principi, ordini, annuari e persino tribunali. Noi vogliamo semplicemente tutelare le identità dei singoli che compongono la nostra identità culturale europea.” ha dichiarato il presidente di Aristocrazia Europea, Prof. Pierluigi Romeo di Colloredo Mels (storico, archeologo, docente e scrittore).
“Finalmente ci sarà una tutela giuridica seria anche per le famiglie aristocratiche italiane facenti parte di storiche minoranze etnico linguistiche, come quella albanese di cui faccio orgogliosamente parte, e per le famiglie straniere presenti in Italia. Innanzitutto penso ai fratelli cristiani ortodossi che sono quasi due milioni, fra loro, tante famiglie nobili, con la loro storia e le loro tradizioni” ha aggiunto il Dott. Loris Castriota Skanderbegh, giornalista e storico, vice presidente di Aristocrazia Europea.