ARISTOCRAZIA NEW
https://aristocrazianews.blogspot.com/2019/08/aristocrazia-europea-noblesse-oblige.html
Intervista a Roberto Jonghi Lavarini (*), promotore e motore organizzativo di Aristocrazia Europea, del quale è stato anche vice presidente.
La vostra, se pure di recente costituzione, si è affermata come prima associazione, superando anche storiche sigle come il Corpo della Nobiltà Italiana e la Unione della Nobiltà d'Italia...
La nostra associazione oramai è una forza consolidata, con i suoi oltre 500 aderenti e fra questi, non solo una ventina di rappresentanti di antiche case già sovrane, ma anche intellettuali, artisti, docenti universitari, alti ufficiali delle forze armate, diplomatici ed ecclesiastici sia cattolici che ortodossi. Facciamo la differenza sia per la nostra assoluta fedeltà ai valori ed ai principi di aristocrazia, cavalleria e monarchia, che per le nostre tante iniziative culturali, sociali e benefiche. Ma siamo unici anche perche badiamo più alla sostanza che alla forma, direi moderni nobili di pensiero e azione, in modo assolutamente serio e semplice. Non posso che ringraziare il presidente Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, ed i vice presidenti Lali Panchulidze e Loris Castriota Skanderbegh, ma un ringraziamento speciale è certamente dovuto al copromotore Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi ed al nostro ispiratore e costante punto di riferimento, il mitico e saggio principe romano Sforza Ruspoli di Cerveteri, vero esempio di nobile militante.
La vostra, se pure di recente costituzione, si è affermata come prima associazione, superando anche storiche sigle come il Corpo della Nobiltà Italiana e la Unione della Nobiltà d'Italia...
La nostra associazione oramai è una forza consolidata, con i suoi oltre 500 aderenti e fra questi, non solo una ventina di rappresentanti di antiche case già sovrane, ma anche intellettuali, artisti, docenti universitari, alti ufficiali delle forze armate, diplomatici ed ecclesiastici sia cattolici che ortodossi. Facciamo la differenza sia per la nostra assoluta fedeltà ai valori ed ai principi di aristocrazia, cavalleria e monarchia, che per le nostre tante iniziative culturali, sociali e benefiche. Ma siamo unici anche perche badiamo più alla sostanza che alla forma, direi moderni nobili di pensiero e azione, in modo assolutamente serio e semplice. Non posso che ringraziare il presidente Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, ed i vice presidenti Lali Panchulidze e Loris Castriota Skanderbegh, ma un ringraziamento speciale è certamente dovuto al copromotore Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi ed al nostro ispiratore e costante punto di riferimento, il mitico e saggio principe romano Sforza Ruspoli di Cerveteri, vero esempio di nobile militante.
Lei si trova in vacanza in Liguria dove co
ntinua le sue attività promozionali e di PR anche per Aristocrazia Europea...
Santa Margherita Ligure è da sempre ritrovo delle classi dirigenti del nord, quindi, storicamente, anche della nobiltà. A San Michele di Pagana vi è poi il magnifico palazzo che i marchesi genovesi Spinola hanno donato al Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta che è ancora usata per la villeggiatura del Gran Maestro SMOM che quando arriva, come in questi giorni, fa issare, sul pennone della torre vista mare, la bandiera rossa con la croce bianca ottagona, per segnalare ufficialmente la sua presenza di capo di stato. In questi giorni mi sono visto con Cesare Vernarecci di Fossombrone, Stefano Manni di Isola di Torre Maina, Domenico Ganassini di Camerati, Mariofilippo Brambilla di Carpiano, Paolo Marulli di San Cesario, ma ho incrociato anche Guglielmo Guidobono Cavalchini, Lodovico Boetti Villanis, Giuseppe De Francisco Mazzaccara di Celenza, Stefano Durazzo di Gabiano e tanti altri blasonati più o meno noti. Si parla di tutto, di arte e cultura, ma anche di questo discusso e discutibile pontificato, di politica, del ruolo e dei doveri religiosi e patriottici delle cosidette elite tradizionali.
Santa Margherita Ligure è da sempre ritrovo delle classi dirigenti del nord, quindi, storicamente, anche della nobiltà. A San Michele di Pagana vi è poi il magnifico palazzo che i marchesi genovesi Spinola hanno donato al Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta che è ancora usata per la villeggiatura del Gran Maestro SMOM che quando arriva, come in questi giorni, fa issare, sul pennone della torre vista mare, la bandiera rossa con la croce bianca ottagona, per segnalare ufficialmente la sua presenza di capo di stato. In questi giorni mi sono visto con Cesare Vernarecci di Fossombrone, Stefano Manni di Isola di Torre Maina, Domenico Ganassini di Camerati, Mariofilippo Brambilla di Carpiano, Paolo Marulli di San Cesario, ma ho incrociato anche Guglielmo Guidobono Cavalchini, Lodovico Boetti Villanis, Giuseppe De Francisco Mazzaccara di Celenza, Stefano Durazzo di Gabiano e tanti altri blasonati più o meno noti. Si parla di tutto, di arte e cultura, ma anche di questo discusso e discutibile pontificato, di politica, del ruolo e dei doveri religiosi e patriottici delle cosidette elite tradizionali.
Quali sono le future iniziatve di Aristocrazia Europea?
Aristocrazia Europea sta organizzando, con alcuni docenti universitari, un corso di formazione culturale (di materie complementari della storia, ovvero genealogia, diritto nobiliare, ordini cavallereschi e araldica) che avrà un suo riconoscimento pubblico ufficiale. Poi, da tempo, insieme ad alcuni amici eurodeputati, in primis l'amico leghista Angelo Ciocca, stiamo pensando ad un tribunale europeo che si occupi di queste materie, mettendo finalmente ordine e tutelando verità, giustizia e onorabilità di titoli nobiliari e cavallereschi, e stemmi araldici, visti come patrimonio storico e identitario. Poi dal 2020 sarà finalmente attivo e assegnato il premio internazionale Aristoi, dedicato alle migliori eccellenze (aristocrazie) della cultura e del volontariato. Infine, sono quasi pronti tessere, attestati e spille per i nostri associati ed anche la raccolta delle adesioni per il nostro almanacco stemmario che sarà, anche in questo caso, una cosa unica e di altissimo prestigio, con gli stemmi dei nostri associati ridisegnati a mano dallo stesso artista, come si usava un tempo.
(*) Roberto Jonghi Lavarini (classe 1972, nato a Novara, residente a Milano, nobile decurione di Ornavasso e patrizio ossolano, uradel von Naters e walser freiherr von Urnavas, cavaliere degli ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro e Costantiniano di San Giorgio, membro della Società Genealogica italiana, del Centro Studi Araldici, dell'Archivio Storico Leopardi di Costantinopoli, consigliere della Casa Imperiale Cantacuzene di Bisanzio e della Casa Reale Bagrationi di Georgia, laureato in Scienze Politiche, ramo storico internazionale, con una tesi in sociologia della comunicazione dal titolo "Araldica, tradizione e comunicazione").