mercoledì 22 dicembre 2021

Santo Natale 2021


A nome del consiglio di reggenza della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, auguro a tutti Voi e ai Vostri cari, un sereno Santo Natale, nel segno della Tradizione. Che il 2022, anno della assemblea generale del nostro benemerito sodalizio, sia realmente di ripresa e di riscossa per tutti noi, per la nostra Patria, le nostre famiglie e imprese.

il presidente reggente, conte
Guido Farneti Merenda Salecchi
segreteria generale ACIAE:
aristocrazia.eu@gmail.com

domenica 19 dicembre 2021

Principi bizantino e indiano uniti nella difesa dei Cristiani.


Sua Altezza Reale e Imperiale il Principe bizantino Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia con Sua Altezza Reale il Maraja indiano Sir John Martin Thomas Kunwar Mansingh Rathore di Mithi: entrambi membri del Comitato d'Onore di Aristocrazia Europea. I due principi cristiani (il primo ecumenico, battezzato cattolico ma di tradizione storica familiare ortodossa, il secondo orientale siriaco malankarese impegnato nella unità dei cristiani del sub continente indiano) si sono incontrati a Milano, concordando sulla necessità di un maggiore impegno della aristocrazia a sostegno (culturale, sociale ed economico) della Civiltà Cristiana e delle minoranze cristiane discriminate nel mondo.

 

La Delegazione Regionale della Liguria dedicata alla memoria del compianto Marchese Stefano Durazzo.



Comunicazione Ufficiale dalla Delegazione Ligure di Aristocrazia Europea

Stefano Durazzo nella sua intensa e prolifica vita pubblica aveva aderito, fondato, diretto e composto decine di associazioni, enti benefici, sodalizi culturali ed artistici, ma poche altre volte aveva dimostrato un così vivo interesse come per il progetto Aristocrazia Europea, così come gli fu presentato dai suoi ideatori. L’idea di un gruppo di gentiluomini per accedere al quale il discrimine della nazionalità, della religione e financo della razza non contasse nulla, a fronte dell’unico, ancorché imprescindibile ed intransigibile requisito: ovvero l’appartenenza dei consoci all’aristocrazia del sangue e dello spirito affascinava Stefano enormemente. Non solo la discendenza da una nobile stirpe, dunque fra i requisiti, ma anche il possedere quelle caratteristiche spirituali e morali che portano gli spiriti elevati a riconoscersi ed a considerarsi pari fra loro. Da subito, Stefano, a fronte di una adesione entusiastica al progetto aveva posto, con identica energia, la questione delle regole per l’affiliazione affermando che, per quanto sarebbe riguardato la Liguria, avrebbe preteso di conoscere personalmente gli aspiranti soci non considerando bastevole la regola che poneva come condizione essere il postulante presentato da tre soci ordinari. Insomma, voleva che la Delegazione Ligure fosse davvero un simposio di autentici aristocratici impregnati di quei valori autenticamente cavallereschi che lui riteneva la quinta essenza del vero nobile. Sotto la sua guida, energica ed al contempo prudente, la Delegazione aveva ricevuto importantissimi riconoscimenti, come l’onore di ospitare l’erede al trono del regno di Georgia e si era caratterizzata per un gruppo coeso e dinamico attivo nell’organizzazione di numerosissimi eventi culturali e caritatevoli, alcuni dei quali avevano meritano l’attenzione ed il plauso della stampa nazionale.

Oggi, giorno in cui la Delegazione perde la sua locomotiva, la prima reazione, con sul volto ancora lo sguardo sconvolto dalla notizia, prima ancora del senso di smarrimento di come fare a procedere innanzi, persa la nostra egida, a tutti è sembrata naturale una proposta: dedicare la Delegazione Ligure di Aristocrazia Europea alla memoria, incancellabile, di Stefano Durazzo, il marchese Durazzo. Una breve catena di contatti fino a Roma e poi di nuovo a Milano e prima ancora di ricevere il Brevetto, solo autorizzati oralmente, ecco che già la Delegazione cambia il suo nome in onore dell’amico, del consocio, del promotore Sua Altezza Serenissima il magnifico patrizio genovese STEFANO DURAZZO, marchese di Gabiano, marchese di Pontinvrea, nobile di Senigallia, di famiglia dogale genovese e regale corsa di antichissima ascendenza albanese e bizantina. Per la carta intestata diventando “Delegazione della Liguria di Aristocrazia Europea marchese Stefano Durazzo”.

Un onore che è un onore poter tributare questo significando avere collaborato con e voler porsi nel solco di un grande esempio di nobile, che mescolava sapientemente i propri doveri di cittadino di una Libera Repubblica con, più antichi ed intimi, quegli obblighi dinastici che lo legavano alla sua stirpe, una dinastia che ben nove volte aveva regnato su Genova, la sua Patria. Orgoglio cetuale, ma non alterigia di casta, coscienza di sé, ma non arroganza. Insomma il prototipo che la prosa popolare, con azzeccata ed istintiva definizione, chiamerebbe del vero Signore. Popolo che Stefano capitava di frequentare senza albagia ma neppure con affettazione, così, semplicemente, come era sua abitudine relazionarsi con tutte le persone che lo hanno conosciuto e a cui mancherà tanto.

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Fabrizio Pepe di Marabello, Delegato Regionale AE Liguria Delegazione "Marchese Stefano Durazzo"

Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Anjou della Verna, Membro del Consiglio di Reggenza di AE

Paolo Marulli di San Cesario Carniglia, amico e proponente l'intitolazione